Come il Web Design “Sostenibile” può aiutare a combattere il cambiamento climatico

28th Jul 2023

Tempo di lettura: 5 minuti

Per ridurre le emissioni, i programmatori stanno iniziando a promuovere i “tagli al codice”. Questo fenomeno viene definito il green programming, ossia codice di programmazione scritto per produrre algoritmi con un consumo energetico ridotto al minimo.

Come fa un sito web, essendo un prodotto virtuale, ad essere dannoso per l’ambiente? Attraverso la diffusione di internet e le continue evoluzioni tecnologiche avvenute negli anni per potenziare la connessione globale, il livello di emissioni globali di carbonio del web è pari alle emissioni di gas terra di un’industria aeronautica. Tra i principali fattori che contribuiscono all’inquinamento prodotto dal web troviamo:

  • I dispositivi utilizzati per navigare online, come smartphone, pc e tablet
  • I server e i data center utilizzati per archiviare i dati

I secondi (server e dei data center) sono strumenti diffusi in tutto il mondo e consumano molta energia, producendo emissioni nocive per l’ambiente. Di conseguenza, negli ultimi anni si è pensato e ripensato a come realizzare un mondo digitale più sostenibile.

Sommario

 

Sustainable Web Design Practices

Il Web Design Sostenibile combina i principi di conservazione ambientale con gli standard di usabilità e le prestazioni base richieste dal web (visibili da Google Lighthouse; ad esempio PageSpeed, tempo di risposta iniziale del server, prestazioni di scorrimento della pagina, ecc.) La soluzione presentata può ridurre l'impatto ambientale dei prodotti e servizi digitali attraverso l'hosting verde, la misurazione e la riduzione delle emissioni, riducendo al minimo l'uso di elettricità e così via. Queste pratiche possono essere applicate al ciclo di vita di qualsiasi sito web, app o media online per massimizzare l'efficienza, aumentare l'usabilità e migliorare le prestazioni.

Da dove nasce l’iniziativa

Danny Van Kooten è l’inventore del plug-in Wordpress che permette l’inserimento di un’anagrafica nella lista di contatti dopo la compilazione di una form. Questo plug-in, inoltre, rende lo spazio di archiviazione dei contatti del sito leggermente più grande aggiungendo diverse migliaia di righe di codice.

Ogni volta che una persona visita una pagina web, al browser viene inviata una parte di codice dal server. L'invio di dati a un browser consuma energia; meno codice viene inviato, meno energia viene consumata, quindi Van Kooten ha deciso di rivedere il suo prodotto, snellendolo e rendendolo più efficiente. Ora il plug-in invia 20 KB di dati in meno. Nel complesso, il sito su cui è implementato consumerebbe un po' meno energia ogni giorno. 20 KB sono una riduzione minuscola, ma dal momento che 2 milioni di siti Web utilizzano il suo plug-in, i conti tornano.

Questo cambio operato da Van Kooten è stato condiviso da molti web designer che l’hanno battezzato come "Sustainable" Software Design. Molti programmatori hanno promosso questa missione a tutela dell’ambiente realizzando tecnologie che permettono di misurare il budget energetico speso per ogni passaggio e clic nel nostro ecosistema informativo.

Understanding Your Digital Footprint

L’impatto ambientale di un’azienda cresce sempre di più all’aumentare delle pubblicazioni di contenuti, lancio di nuovi siti Web o pagine, creazione di workshop virtuali, aggiornamenti dei software e progettazione di app.

Molte aziende al giorno d’oggi non creano contenuti online in maniera consapevole, ad esempio riempiendo il Blog di post mal organizzati, link che non portano a nessun contenuto, un potpourri di immagini discordanti ecc.

Il senso del Web Design Sostenibile non impone di smettere di creare contenuti online, ma di farlo in maniera ragionata semplificando l’accesso ai contenuti, riducendo il numero di clic per raggiungere una determinata pagina, limitando il numero di pagine sul sito all’essenziale, agevolando la scansione al crawler, riducendo l’invio delle email e molto altro.

Come apportare il proprio contributo

Il Sustainable Web Design è un approccio al digital design che pone al centro dell’attenzione il pianeta e le persone. I principali punti su cui verte sono:

  • Ottimizzazione delle prestazioni web
  • L’ottimizzazione delle prestazioni web si pone come obiettivo il caricamento delle pagine il più velocemente possibile per restituire all’utente un'esperienza di navigazione migliore. Come? Cercando di individuare gli elementi all’interno dell’architettura che richiedono più energia, dopodiché individuando come quegli elementi possono essere ottimizzati; devono per forza essere utilizzati tutti? O c’è qualcosa per cui si potrebbe fare a meno?
  • Miglioramento dell'esperienza utente (UX)
  • Questo aspetto promuove un'esperienza utente ben funzionante, che possa rendere il sito maggiormente sostenibile. In che modo? Riducendo al minimo le deviazioni indesiderate degli utenti, cioè caricando solo le pagine realmente interessanti per i visitatori del sito. Se si riducono i clic indesiderati, si inviano meno richieste di dati e quindi si usa meno energia.
  • Web hosting verde
  • Quando si parla di hosting “verde” si fa riferimento a tutti quegli hosting ecologici che si impegnano tramite azioni concrete per rendere i propri servizi di hosting e quindi i propri data center più sostenibili e con un minore impatto sull’ambiente. Il metodo più utilizzato per minimizzare l’impatto ambientale di un data center dalle società di hosting è quello di scegliere fonti di energia verde rinnovabili come i pannelli solari o le pale eoliche. Un altro metodo avviene attraverso la compensazione delle emissioni di Carbonio, quindi piantando alberi e piante intorno ai data center o delegando a società esterne che si occupano di compensazioni di carbonio tale compito.


Il Sustainable Web Design invita ad analizzare il proprio sito dal punto di vista del suo impatto sull'ambiente, ma offre anche la possibilità di prendere coscienza di come il sito è strutturato e come renderlo migliore. Se il Sustainable Web Design è una tematica di tuo interesse, contattaci per conoscere la tua “Digital Footprint” e capire come fare a ridurre il tuo impatto “digitale” sul pianeta.

 

Giulia Virgilio

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