Con che criteri l'utente misura la qualità di un software?

Sommario

La qualità del software e parametri esterni

La “qualità del software” indica con quale misura un prodotto è in grado di soddisfare determinate aspettative, sia sul fronte della sua struttura interna sia sul suo funzionamento.

Per anni si è discusso su cosa sia la qualità del software e su come questa può essere calcolata in modo oggettivo e trasparente e sono stati individuati dei parametri misurabili che permettono di valutare se le tecnologie utilizzate e lo sviluppo di una piattaforma soddisfano i requisiti di qualità che clienti e utenti si aspettano dal prodotto.

I fattori con cui viene definita la qualità del software vengono tradizionalmente divisi in due famiglie: parametri esterni e parametri interni. Di questi ultimi, ci occuperemo in un altro post. Nelle prossime righe, invece, ci concentreremo sui fattori esterni.

I parametri esterni considerano la qualità percepita dagli utenti. Come gli utilizzatori giudicano un software? Si sentono frustrati durante la fruizione? Ritengono che migliori la loro vita/il loro quotidiano o, invece, lo peggiora? Rispetta i valori etici che gli utenti reputano fondamentali? Consiglierebbero il software ai loro amici o ai loro colleghi? Lo utilizzano volentieri o solo perché sono “costretti” per cause di forza maggiore?

I parametri che permettono di rispondere a tutte queste domande in modo razionale sono:

Affidabilità

Un software viene considerato affidabile se privo di bug. Meno l'utente rileva dei malfunzionamenti durante la fruizione, più alto è il grado di affidabilità percepito e meno percepisce dei malfunzionamenti gravi, più lo ritiene affidabile. Quali sono i malfunzionamenti gravi? Quelli che lui reputa più influenti.

Ad esempio, se una piattaforma adibita ad emettere una fattura elettronica calcola in modo errato il totale fattura a partire dall'imponibile e dall'IVA, l'utente riterrà questo errore molto grave e può arrivare a valutare il software non all'altezza delle sue aspettative. Se, invece, l'utente visualizza che un pulsante ha un colore non conforme agli altri pulsanti presenti sul software, non valuterà questo bug come bloccante o particolarmente rilevante, perché di fatto non incide sulla sua operatività.

Correttezza

Più un software si comporta come atteso, più è considerato corretto dall'utente. Se la piattaforma soddisfa ed esegue le funzionalità che l'utilizzatore si aspetta e fa quello che deve più l'utente utilizza senza frustrazione lo strumento.

Se negli anni passati l'obiettivo primario degli sviluppatori era quello di creare un software il più corretto possibile, oggi il modus operandi predominante è diverso. I developer hanno preso coscienza che è estremamente difficile (se non impossibile) definire con certezza cosa sia corretto e cosa non lo sia e, per questo motivo, oggi è più rilevante puntare sulla customer satisfaction piuttosto che sulla correttezza fine a sé stessa.

Robustezza

Come si comporta un software davanti ad un imprevisto?

Più una piattaforma risponde in modo ragionevole a situazioni non attese, più viene considerato robusto, resistente alle anomalie. Più un software reagisce in modo privo di ragione più viene considerato labile e, quindi, poco robusto.

Efficienza

Meno risorse spreca un software, più è efficiente. Una piattaforma deve utilizzare le proprie risorse in modo ragionevole e proporzionato. Il concetto di efficienza è strettamente collegato alle performance e i modelli di sviluppo basati su una filosofia agile permettono di ottimizzarle in modo progressivo e ad un costo sostenibile.

Una piattaforma efficiente si basa sull'utilizzo di tecnologie e i metodi di sviluppo efficienti, capaci di monitorare lo stato di salute del prodotto e sul grado di prestazioni attese dall'utente.

Usabilità

Quanto è facile usare un software? L'utente riesce velocemente ad apprendere come usare lo strumento? Le azioni che compie vengono portate a termine in modo naturale o serve una fase di apprendimento?

Non è facile stabilirlo perché l'usabilità è un fattore spesso soggettivo e personale: dipende dal contesto d'uso e da quanta competenza/esperienza pregressa ha l'utente.

Tuttavia, le interfacce di una piattaforma possono essere sviluppate con un approccio basato sulla User Experience e possono essere sviluppate in modo che queste possano essere utilizzate in modo user-friendly.

Sostenibilità/ecocompatibilità

Sempre più persone stanno prendendo coscienza dell'importanza dei temi legati alla sostenibilità ambientale e anche lo sviluppo di un software può essere sviluppato in modo più o meno sostenibile. Quanto un software impatta sull'ambiente che lo circonda?

Logiche di low-code e di risparmio energetico rientrano in questa filosofia, atta ad impiegare meno risorse ed energie possibili nella fase di sviluppo e gestione di una piattaforma.

Scalabilità

Il software si adatta al cambio repentino di un contesto?

Se viene introdotta della complessità o nuove feature serve riprogettare la piattaforma o questa è scalabile ed estensibile? Su questo si gioca molto spesso la valutazione finale del cliente, soprattutto nei contesti B2B. Se l'azienda, che sta utilizzando un software, prende coscienza che ora quel software non basta più e necessita di un upgrade, cosa succede? La piattaforma può essere aggiornata facilmente oppure serve un intervento massivo?

La qualità di un software percepita dall'utente, sebbene sia influenzata da parametri soggettivi e personali, viene determinata anche da tutti questi fattori, che possono essere risolti o eliminati alla radice, adottando metodologie di sviluppo incentrate sulla soddisfazione dell'utente e l'ascolto dei suoi bisogni.

Se ti trovi nella spiacevole situazione di dover riprogettare un software o una piattaforma perchè percepita dai tuoi utenti come di scarsa qualità o non all'altezza delle aspettative, contattaci! Analizzeremo insieme pro e contro e ti aiuteremo a trovare una soluzione risolutiva!

Ilaria Boschetto